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GLI IMPREGNANTI
con "Come fare con Barbara"
L'impregnante è un prodotto che protegge e isola il legno penetrando in profondità nelle fibre. In questo modo la protezione è strutturale, e non solo superficiale.
Con altri prodotti, come ad esempio il flatting o lo smalto, si crea di fatto una pellicola sopra il legno che a lungo andare tenderà a sfogliarsi e a cadere, soprattutto se esposti alle intemperie, come nella foto qui sotto
Noi bricoleurs utilizziamo degli impregnanti liquidi che passiamo a pennello. Esistono però altre modalità, più industriali, come ad esempio quella utilizzata per il trattamento delle passerelle di legno che formano i camminamenti lungo le spiagge.
Mi sono informata ed ho scoperto che quelle assi, di semplice pino, vengono trattate in autoclave. L’impregnazione in autoclave con vuoto/pressione, consiste nell’immergere il legno in un particolare impregnante arricchito con sali. All'interno del macchinario viene creato prima il sottovuoto e poi la pressione. In questo modo l’impregnante penetra nel legno in profondità.
Il legno è un materiale naturale che con il passare del tempo si deteriora, soprattutto quello posto all’esterno. Invecchiando ingrigisce e alla lunga si fessura.
È un processo inevitabile ma si può rallentare proteggendolo.
L'impregnante va utilizzato solo ed esclusivamente sul legno grezzo, mai su legno già dipinto o su mobili antichi!
Si procede prima carteggiando e poi passando l'impregnante a pennello.
Gli impregnanti sono pronti all'uso e sono facili da applicare, sia quando si tratta di legno nuovo sia quando si fa manutenzione su un materiale già trattato.
Nel caso di legno nuovo è consigliabile applicare, prima dell’impregnante, un trattamento antifungino e/o antitarlo per evitare successivamente brutte sorprese, soprattutto se verrà collocato in una zona umida.
Dopo aver pulito e trattato il legno, quando la superficie è perfettamente asciutta, si può procedere con il trattamento impregnante.
Il prodotto va steso seguendo la direzione delle venature e, benché io preferisca di gran lunga il pennello, potrete usare anche rullo, spugna o anche la pistola per verniciatura, nel caso di superfici molto ampie.
In genere è sufficiente applicare l’impregnante una singola volta ma soprattutto se si tratta di legno esposto alle intemperie, dopo qualche tempo o quando si inizierà a macchiare o ad ingrigire, bisognerà pulirlo con uno straccio e applicare una nuova mano di impregnante. Noterete che l’assorbimento sarà diverso rispetto alla prima mano perché il legno, essendo già stato trattato è più” saturo”.
In generale, a meno di trovarsi in condizioni atmosferiche molto dure, è sufficiente ripetere il trattamento ogni due o tre anni. Se poi il legno non è esposto direttamente alle intemperie, ad esempio perché protetto da una tettoia, i tempi si potranno allungare ulteriormente.
Gli impregnanti, oltre a proteggere il legno possono anche cambiarne il colore; possono cioè essere usati per trasformare un legno povero in un legno dall’aspetto pregiato. Ovviamente l’essenza del legno non cambia, se è tenero rimane tenero, e a cambiare sarà soltanto il look!
Quindi, oltre agli impregnanti incolore, che non cambiano il tono del legno sul quale vengono applicati, esistono impregnanti con i colori di tutte le essenze del legno, dal palissandro al ciliegio, dal noce chiaro, a quello medio o scuro.
Se invece hai cambiato idea sul colore applicato e vuoi usarne un altro, basta carteggiare il legno per rimuovere lo strato superficiale colorato. È possibile usare dei solventi per rimuovere il trattamento precedente ma è un metodo che comporta l’uso di prodotti tossici. Meglio armarsi di carta abrasiva e di olio di gomito! Una volta rimosso il colore, ti basterà eliminare la polvere e applicare il prodotto scelto.
Come le vernici protettive gli impregnati possono avere vari tipi di finitura, possono essere opachi, satinati o lucidi, oppure avere una finitura simile a quella della cera.
La scelta della finitura dipende ovviamente dai gusti e dall’ambiente, ma un po’ anche dall’uso dell’oggetto.
È meglio scegliere un impregnante a solvente o uno all'acqua? I prodotti ad acqua mediamente sono caratterizzati da un minore contenuto di Composti Organici Volatili (COV) rispetto a quelli a solvente, risultando meno impattanti sull'ambiente e più facilmente smaltibili, oltre ad essere consigliati dal Ministero della salute! Personalmente evito i prodotti a solvente, perché ci tengo moltissimo all’ambiente ma anche a causa delle inalazioni fastidiose e per la maggior difficoltà nel lavare i pennelli.
Impregnante ad acqua: ha un odore meno forte , i pennelli si lavano con acqua e sapone, asciuga rapidamente, è più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Impregnante a solvente: anni fa non esistendo i prodotti ad acqua era l’unica possibilità. Oggi può essere un sostituto dell’impregnate ad acqua per il trattamento del legno posto all’esterno
Impregnate a cera: dà una bella finitura, lo sceglierei soprattutto per dei lavori all’interno.
Gli intarsi venivano eseguiti utilizzando vari tipi di legno a seconda del colore necessario per la decorazione.
Con gli impregnanti si può ottenere lo stesso effetto, ma invece di essere un intarsio sarà solo dipinto! Si può ad esempio creare un effetto scacchiera tridimensionale, proprio come ho fatto io già alcuni anni fa, decorandoci una stanza intera!
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